Concia della Pelle

Gli ACL sono i primi concianti al mondo che stabilizzano la pelle senza lasciare traccia

Problema: L’industria conciaria richiede ingenti quantità d’acqua, energia e genera grandi quantità di rifiuti tossici e nocivi. Per la concia delle pelli, solo in Italia, si consumano ca. 47 milioni di ton/anno di prodotti chimici.
Gli effluenti delle concerie, se non adeguatamente trattati, possono causare gravi danni per la salute dei cittadini, del suolo e delle acque.
Trovare una valida alternativa ai metodi oggi impiegati industrialmente per la concia della pelle rimane perciò una questione aperta di grande attualità.

Stato dell’arte: Attualmente oltre l’85 % delle pelli lavorate al mondo sono conciate con sali di cromo (III). Tuttavia, i bagni esausti contenenti cromo sono altamente tossici e danno origine a fanghi che non possono essere smaltiti.
Le principali alternative impiegate a livello industriale (tannini sintetici, naturali o aldeidi) impartiscono al cuoio conciato caratteristiche fisiche e meccaniche inferiori rispetto al Cromo, senza peraltro risolvere il problema della salute per il consumatore e l’ambiente poiché da queste pelli si può liberare formaldeide (cancerogena) e fenolo (citotossico).

Soluzione: Crossing, ha recentemente messo a punto e brevettato un protocollo industriale per l’impiego degli ACL come concianti. Gli ACL permettono di rendere imputrescibile la pelle senza lasciare traccia all’interno del cuoio, costituendo un’alternativa totalmente rivoluzionaria sia al cromo sia ad aldeidi e tannini sintetici e naturali.
Gli ACL sono i primi concianti al mondo che stabilizzano la pelle senza lasciare traccia! Permettono di ottenere un prodotto finito totalmente privo di metalli, formaldeide e fenolo.
La pelle ottenuta al termine del processo conciario è di buona/ottima qualità per molteplici impieghi, con risultati paragonabili al cromo.
Da un punto di vista ambientale, poiché gli ACL non sono trattenuti all’interno della pelle, permettono di ottenere una pelle conciata totalmente atossica, mentre gli scarti e le acque reflue consentono procedure di smaltimento semplificate.