Poliuretani

Produrre poliuretano privo di polioli e isocianati

Problema: Attualmente i poliuretani (PU) vengono comunemente polimerizzati in solvente organico (DMF) in presenza di isocianati diretti o indiretti. Questo sistema comporta un significativo problema ambientale e per la salute dei lavoratori, poiché gli isocianati a basso peso molecolare sono tossici e perciò è importante ridurre l’esposizione nel tempo di operatori e fruitori del prodotto finale.

Stato dell’arte: Con il termine poliuretano (PU) si indica una vasta famiglia di polimeri in cui la catena polimerica è costituita da legami uretanici -NH-(CO)-O-. I poliuretani sono largamente impiegati nella produzione di una grande varietà di materiali come pannelli, materiale per edilizia, indumenti, auto, arredamento ecc.
Il poliuretano contiene nella sua struttura polioli e isocianati ritenuti potenzialmente cancerogeni, motivo per cui la produzione del poliuretano è indicata dall’ EPA (Environmental Protection Agency) americana come pericolosa per i lavoratori. Rimane aperta la questione su quali effetti abbiano queste sostanze sui consumatori. La possibilità di produrre poliuretano privo di polioli e isocianati costituisce un importante sfida sia per la salute dei lavoratori che per l’ambiente.

Soluzione: Studi svolti da Crossing hanno dimostrato che gli ACLs possono essere impiegati come sostituti dei sistemi tradizionali a base di isocianati per la reticolazione di poliuretani.
In particolare, dai test è stato possibile evidenziare che:
– miscele a basso contenuto di ACL1 mantengono un aspetto incolore nel tempo (fino a due mesi) e possono essere spalmate;
– si ottengono film che non ingialliscono a 140°C e resistono alle estrazioni con solvente;
– si ottengono buoni valori di adesione.