Vernici Antivegetative

Prodotto biocida altamente efficiente

Problema: le incrostazioni biologiche ”fouling“ che colpiscono la superficie degli oggetti rimasti sommersi in ambiente marino, come le carene delle barche, presentano diverse problemative sia economiche che ambientali.
Dal punto di vista economico il ”fouling“ comporta forti spese per la manutenzione necessaria per evitare la presenza delle incrostazioni marine sullo scafo.
È stato calcolato che i costi globali del fouling sono nell’ordine dei 6,5 miliardi di dollari USA annui.

Stato dell’Arte: L’uso di prodotti che impediscono la crescita del fouling rappresenta da sempre, anche se in modo variabile, un pericolo per l’ambiente.
I ”biocidi“ o antibatterici impiegati nella mescola delle vernici ”antifouling“ sono composti altamente tossici che nel tempo vengono rilasciati in maniera controllata. Inoltre, poiché il fouling è costituito da organismi diversi, batteri, alghe, denti di cane ecc.i biocidi contenuti nelle vernici antivegetative devono necessariamente avere un ampio spettro di azione e perciò essi costituiscono un pericolo per l’intero ecosistema acquatico.
Inoltre, i biocidi sono scarsamente biodegradabili e perciò rimangono nei sedimenti marini per lungo tempo creando un potenziale pericolo per l’ambiente acquatico.
Negli anni molti tra i biocidi più impiegati ed efficaci sono stati banditi, perciò la ricerca di nuove soluzioni per vernici antifouling è ad oggi di grande attualità.

Soluzione: Lo scopo primario è quello di ottenere un prodotto altamente efficiente che non rilasci prodotti tossici nell’ambiente agganciando permanentemente il biocida ad una struttura polimerica.
Il protocollo prevede l’impiego di agenti di reticolazione (ACL) che permettono di agganciare ”grafare“ in modo irreversibile ad una struttura polimerica agenti antibatterici di ampio spettro mantenendo inalterata la loro funzionalità.

Sperimentazioni: Prosegue con ottimi risultati la sperimentazione del trattamento antivegetativo innovativo di Crossing. Riportiamo in foto la barca trattata solo con il nostro prodotto dopo sei mesi di stazionamento in ambiente marino senza essere mai stata spostata. Queste sono le condizioni più sfavorevoli. Come si può vedere, non si sono formati denti di cane e le alghe sono rimovibili con una mano o con normale idropulitrice. La sperimentazione prosegue in ambiente marino con formulazioni migliorate.